Storia dei sw ERA

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A fronte della richiesta esplicita, contenuta nel testo unico sulla sicurezza, di applicare metodi di valutazione ergonomica per tutti i comparti e attività produttive, si riscontra che nella prassi si dispone di metodologie di valutazione ergonomica relativa ad aspetti molto limitati delle mansioni lavorative, e che riflettono spesso in modo parziale gli aspetti ergonomici del contesto (si pensi ad esempio ai metodi OCRA e RULA per i movimenti ripetitivi, NIOSH per la movimentazione manuale dei carichi, MAPO per la movimentazione dei pazienti ospedalizzati, Liberty Mutual Snook & Ciriello per spinta e traino o le prescrizioni dell’Allegato XXXIV del TU per il lavoro a videoterminale). Di fatto la diffusione nella pratica professionale di strumenti operativi limitati, nella considerazione dei fattori che nella realtà determinano condizioni di lavoro ergonomiche, porta a considerare nei DVR, soltanto i rischi biomeccanici come rischi ergonomici da valutare, trascurando la molteplicità degli ulteriori fattori che invece, secondo la norma e la cultura tecnica internazionale del settore, andrebbero considerati per assicurare condizioni rispondenti ai requisiti ergonomici. Di qui l’esigenza di rendere disponibili, agli operatori della sicurezza, metodi per la valutazione dei rischi ergonomici in grado di supportare un’analisi più ampia degli ambienti e delle attività di lavoro, così da individuare, in maniera più ampia ed efficace, le potenziali criticità e proporre gli interventi correttivi più adeguati per la protezione della salute e comfort dei lavoratori. Per dare risposta a tale esigenza l’INAIL, Direzione Regionale per la Campania, nel corso degli ultimi anni, ha finanziato due ricerche che hanno condotto alla realizzazione dei software ERA ed ERAph, per l’analisi ergonomica delle attività in specifici comparti di applicazione, quali la catena di montaggio metalmeccanica e lo stabilimento farmaceutico. Successivamente, vista la semplicità e affidabilità nell’uso di tali sistemi, è emersa la richiesta di poter utilizzare ERA anche per altre tipologie di ambienti di lavoro. L’INAIL ha quindi finanziato il progetto di ricerca IntERA, finalizzato alla realizzazione di nuove versioni del software ERA per altri comparti di applicazione. In particolare il progetto prevede lo sviluppo di 4 versioni di ERA per la valutazione delle attività lavorative caratterizzanti 4 diversi comparti produttivi, che in considerazione delle specificità della realtà industriale della Campania, consistono nell’industria alimentare, nella confezione di articoli di abbigliamento e pelletteria, nella produzione agricola e nella grande distribuzione organizzata. Inoltre è prevista una quinta versione di ERA, finalizzata alla valutazione delle condizioni ergonomiche delle attività lavorative di ufficio, caratterizzanti il settore terziario ma, naturalmente, presente in tutti i comparti.

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